Rivoluzione Contrattuale: Tutele e Indennità
11 Ottobre 2025
Nuovo AEC Commercio per i Contratti a Termine (dal 1° Luglio 2025)
AEC2025 IFR Tempo Determinato – Il settore dell’agenzia e rappresentanza commerciale è in fermento. Con l’entrata in vigore del nuovo Accordo Economico Collettivo (AEC) per il settore Commercio dal 1° Luglio 2025, si apre un capitolo di rinnovate tutele, in particolare per coloro che operano con contratti a tempo determinato.
Questo aggiornamento normativo, atteso da anni, porta con sé novità cruciali che non possono essere ignorate. La più significativa riguarda l’equiparazione dei contratti a termine a quelli a tempo indeterminato sul fronte delle indennità di fine rapporto. Una vittoria per la categoria, che rafforza la posizione dell’agente e garantisce una maggiore certezza economica al termine del mandato.
Indennità di Fine Rapporto: La Fine della Disparità
AEC2025 IFR Tempo Determinato – La norma cardine che ogni agente di commercio con un contratto a tempo determinato deve assimilare è chiara: a partire dal 1° luglio 2025, le norme relative alle indennità di fine rapporto previste dall’AEC si applicano pienamente anche ai contratti a tempo determinato.
Nuova Base di Calcolo: Più Denaro, Più Trasparenza
Addio alla vecchia base di calcolo limitata. AEC2025 IFR Tempo Determinato – Il nuovo AEC sancisce che le indennità dovranno essere calcolate su una base più ampia e inclusiva. Specificamente, saranno computate sulle provvigioni e su tutte le altre somme corrisposte ai sensi del nuovo Articolo 1-bis (una norma introdotta proprio per definire in modo univoco la base provvigionale e remunerativa), e ciò per l’intera durata del rapporto.
Questa inclusione di voci accessorie (come, ad esempio, i compensi per attività di coordinamento o di incasso, precedentemente più ambigue) non è solo un dettaglio tecnico: è un potenziale aumento significativo dell’importo totale che spetta all’agente alla cessazione del mandato. Un passo avanti verso una valorizzazione concreta del lavoro svolto, indipendentemente dalla durata inizialmente prevista dal contratto.
Contratto a Tempo Determinato: Nuove Regole per la Stabilità
Oltre alle indennità, l’AEC 2025 interviene in modo incisivo per disciplinare la gestione dei contratti a termine, ponendo un freno all’uso indiscriminato di questa tipologia contrattuale e favorendo, di fatto, la trasformazione in rapporti a tempo indeterminato.
Limiti a Rinnovi e Proroghe
La precarietà ha un nuovo limite. Il nuovo Accordo stabilisce che il contratto di agenzia a tempo determinato può essere rinnovato o prorogato non più di due volte consecutive tra le stesse parti e per lo stesso contenuto di attività (stessa zona, prodotti e clienti).
Attenzione cruciale: l’accordo di rinnovo o proroga deve essere espresso in forma scritta dall’agente. In assenza di questa formalità, o nel caso di un terzo rinnovo consecutivo, il rapporto si considera automaticamente a tempo indeterminato. Questo meccanismo offre una potente tutela, trasformando la mancanza di diligenza formale da parte della Casa Mandante in un vantaggio di stabilità per l’agente.
L’Obbligo di Comunicazione per Contratti Lungo Termine
Per i contratti a tempo determinato con una durata superiore ai 6 mesi, viene introdotto un obbligo di trasparenza e comunicazione a carico della mandante. Quest’ultima dovrà comunicare all’agente, con un preavviso di almeno 60 giorni prima della scadenza, se intende o meno proporre un rinnovo o una proroga del mandato.
Questo termine non è legato al preavviso di recesso (che, come specificato, resta escluso nei contratti a termine), ma è un’obbligazione di trasparenza che permette all’agente di pianificare con maggiore certezza il proprio futuro professionale.
Periodo di Prova e Trasformazione in Tempo Indeterminato: I Dettagli
Per i professionisti che passano da un contratto a termine a un altro, o che proseguono il rapporto senza una formalizzazione esplicita, l’AEC ha previsto ulteriori garanzie.
Un Solo Periodo di Prova
La regola è semplice ed equa: in caso di rinnovo di rapporti a termine che mantengano lo stesso contenuto di attività (zona, prodotti, clientela), la Casa Mandante è autorizzata a stabilire un periodo di prova solo nel primo rapporto. Questo impedisce alla mandante di utilizzare il periodo di prova come strumento di pressione o incertezza ad ogni rinnovo.
La Conversione Tacita del Contratto
Un aspetto fondamentale da monitorare è la continuazione del rapporto oltre il termine stabilito. Se il contratto di agenzia a tempo determinato continua ad essere eseguito tacitamente dalle parti dopo la data di scadenza prevista, si realizza la sua trasformazione automatica in contratto a tempo indeterminato.
Questo principio rafforza la stabilità del rapporto e tutela l’agente che, anche involontariamente o per prassi, prosegua la sua attività oltre il termine. Per la Casa Mandante, la mancata formalizzazione di una cessazione o di un nuovo accordo scritto comporta la conversione automatica e, di conseguenza, l’applicazione piena di tutte le norme sui contratti a tempo indeterminato.
Cosa Cambia per Te, Agente di Commercio?
Il nuovo AEC Commercio 2025 non è solo un testo normativo, ma un miglioramento concreto delle tutele per l’agente.
- Sicurezza Economica Aumentata: Le tue indennità di fine rapporto (anche se hai un contratto a termine) saranno calcolate su una base più ampia (Art. 1-bis), garantendoti un importo di liquidazione potenzialmente superiore e più equo.
- Stabilità e Conversione: La limitazione a due soli rinnovi consecutivi del contratto a termine, unita all’obbligo della forma scritta e alla conversione automatica in caso di continuazione tacita, riduce la precarietà e facilita l’ottenimento di un rapporto a tempo indeterminato.
- Trasparenza sulla Prosecuzione: L’obbligo di preavviso di 60 giorni per i contratti a termine di durata superiore ai 6 mesi ti dà il tempo necessario per valutare le tue opzioni future con maggiore consapevolezza.
Le disposizioni sui contratti a tempo determinato nell’AEC Commercio 2025 rappresentano una chiara direzione verso una maggiore tutela della categoria. Il tuo compito, come professionista, è conoscere a fondo queste nuove regole per farle valere e massimizzare i benefici derivanti dal tuo mandato.
Hai già analizzato l’impatto dell’Art. 1-bis sulle tue provvigioni e indennità attuali? USARCI TE
