Agente “Usa e Getta” La Fragilità del Mandato al Tempo della Crisi.
11 Maggio 2025
Abbiamo intervistato il Vice Presidente nazionale USARCI Mauro Ristè
Agente “Usa e Getta” La Fragilità.
Buongiorno Vicepresidente. Leggendo le sue riflessioni sui canali social, emerge un quadro a dir poco preoccupante per gli agenti di commercio, soprattutto in momenti di difficoltà economica per le aziende mandanti. È davvero così semplice “scaricare” la rete vendita?
Mauro Ristè USARCI: Purtroppo, la sua definizione è fin troppo azzeccata. Scarico. È esattamente ciò che accade. Al primo sentore di crisi, o anche solo di riorganizzazione interna, la scure si abbatte implacabile sugli agenti. Sembra quasi una prassi consolidata: l’azienda in difficoltà, anziché guardarsi dentro e analizzare le proprie responsabilità – penso a errori gestionali, investimenti sbagliati, magari una dirigenza non all’altezza – preferisce la via più comoda, quella di “azzerare” la rete vendita.
Lei fa un paragone con il mondo del calcio, un allenatore esonerato che però, nella maggior parte dei casi, continua a percepire il suo ingaggio. Per gli agenti di commercio la situazione è ben diversa, vero?
Agente “Usa e Getta” La Fragilità
Mauro Ristè USARCI: Esattamente. Nel calcio, il presidente paga l’allenatore anche quando lo manda via. Per noi agenti, invece, al primo intoppo, arriva la disdetta. Qualche mese di preavviso – sempre che non si inventino una “giusta causa” pretestuosa per mandarci via senza un euro – una misera indennità, e il gioco è fatto per la mandante. Nessuno si preoccupa se quell’agente ha costruito una carriera, ha investito tempo e risorse per promuovere i prodotti dell’azienda, se ha una famiglia da mantenere. Una PEC e ti ritrovi senza lavoro.
- Un quadro desolante. Quale soluzione vede USARCI per arginare questa precarietà?
Mauro Ristè USARCI: La risposta è chiara e univoca: rendere economicamente sconveniente la disdetta facile. L’Indennità Suppletiva di clientela deve diventare il nostro minimo garantito, come ha sancito la Corte di Cassazione. Dobbiamo far capire alle aziende che licenziare un agente non può essere un’operazione indolore dal punto di vista economico.
- Ma non basta solo questo, giusto? C’è un ruolo attivo che gli agenti devono svolgere.
Mauro Ristè USARCI: Assolutamente! Anche la migliore delle tutele legali non serve a nulla se noi per primi non siamo consapevoli dei nostri diritti e non li facciamo valere. Dobbiamo imparare a chiedere tutte le indennità che ci spettano, e dobbiamo farlo nei tempi corretti. L’ignoranza, in questo settore, è un lusso che non possiamo permetterci.
- Quindi, informazione e conoscenza diventano strumenti di difesa fondamentali.
Mauro Ristè USARCI: Sono la nostra priorità assoluta. Conoscere i nostri diritti, le normative, le sentenze a nostro favore è l’unico modo per non essere sempre in balia delle decisioni unilaterali delle mandanti.
- E qui entra in gioco il ruolo delle associazioni di categoria come USARCI.
Mauro Ristè USARCI: Esattamente! Le nostre associazioni sono nate proprio per questo: per tutelare gli interessi degli agenti di commercio, per fornire informazione, assistenza legale, per essere un punto di riferimento in un mare spesso agitato. Il mio invito è chiaro: contattateci, prendete un appuntamento. Non delegate ad altri la difesa dei vostri diritti. Fate qualcosa di concreto per voi e per la vostra attività.
- Un appello forte e chiaro. Vicepresidente, grazie per questa lucida analisi.
Mauro Ristè USARCI: Grazie a lei. E ricordate: USARCI è e sarà sempre dalla parte degli Agenti di Commercio.
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