Enasarco: Bilancio in attivo, ma ombre su perequazione, prestazioni e sanitaria

15 Aprile 2024

Enasarco Bilancio in attivo ombre su… Il bilancio consuntivo 2023 di Enasarco si chiude con un attivo. Un risultato positivo che, tuttavia, non cancella le numerose ombre che gravano sull’ente previdenziale.

L’OPINIONE

Perequazione: la più scottante riguarda la perequazione, ancora non erogata per il 2023 nonostante i 15 mesi trascorsi dall’approvazione. Ancora più incerta la sua erogazione per il 2024, fissata all’1,3% dall’Assemblea dei Delegati, un valore decisamente inferiore al 5,40% applicato dall’INPS.

Prestazioni assistenziali: non va meglio per le prestazioni assistenziali, ancora indefinite per il 2024. Un ritardo che crea notevoli disagi ai beneficiari, in particolare a chi necessita di contributi per malattia, superstiti e bonus funerale.

Polizza sanitaria: la situazione non è migliore neanche per la polizza sanitaria. Appena definita e attuata la gestione autonoma dopo quella, da molti considerata disastrosa, EMAPI, lasciando spazio a timori per un ulteriore peggioramento.

Mancanza di comunicazioni: a tutto questo si aggiunge la mancanza di comunicazioni chiare da parte di Enasarco, che non fornisce informazioni precise su perequazione, prestazioni assistenziali e polizza sanitaria 2024. Un silenzio assordante che si estende anche ai Delegati e ai loro Sindacati, i quali non si sono ancora espressi su queste criticità.

Preoccupazione e interrogativi: la situazione attuale genera profonda preoccupazione tra i pensionati e gli agenti in attività. Diverse domande sorgono spontanee: perché l’avanzo di bilancio non viene utilizzato per le prestazioni assistenziali? Come mai la perequazione 2023 non è stata ancora erogata? Cosa riserva il futuro per le prestazioni assistenziali e la polizza sanitaria? Perché i Delegati e i Sindacati non prendono posizione su queste problematiche?

È necessario un cambio di rotta: è evidente che Enasarco ha bisogno di un cambio di rotta. Serve maggiore trasparenza, comunicazione costante e un impegno concreto per risolvere le criticità evidenziate. Solo così si potrà ripristinare la fiducia dei pensionati e degli agenti in attività e garantire loro un futuro più sereno.

L’invito è rivolto a tutti i soggetti coinvolti: È tempo di assumersi le proprie responsabilità e agire nell’interesse di chi rappresenta. Il silenzio e l’immobilismo non sono più accettabili.

Prestazioni assistenziali: non va meglio per le prestazioni assistenziali, ancora indefinite per il 2024. Un ritardo che crea notevoli disagi ai beneficiari, in particolare a chi necessita di contributi per malattia, superstiti e bonus funerale.