Ritenuta d’acconto ridotta 2026: guida al risparmio per agenti e rappresentanti
23 Dicembre 2025
Ritenuta d’acconto ridotta 2026 – C’è tempo fino al 31 dicembre 2025 per gli agenti e i rappresentanti di commercio che intendono ottimizzare il proprio flusso di cassa per l’anno a venire. Grazie alle disposizioni dell’articolo 25-bis del DPR n. 600/1973, i professionisti che si avvalgono di dipendenti o collaboratori in via continuativa possono beneficiare di una ritenuta d’acconto ridotta al 4,60% sulle provvigioni, contro l’aliquota ordinaria dell’11,50%. La comunicazione alla ditta mandante è il requisito essenziale per attivare il beneficio dal 1° gennaio 2026.
La piramide del risparmio: come cambia la provvigione
Il meccanismo fiscale italiano prevede che i committenti operino una ritenuta sulle provvigioni corrisposte. Normalmente, questa è calcolata applicando l’aliquota del 23% sul 50% dell’importo lordo. Tuttavia, per le realtà strutturate, la base imponibile scende drasticamente al 20%.
Per comprendere l’impatto reale di questa agevolazione, analizziamo un caso pratico su una provvigione mensile di 10.000 €:
- Ritenuta Ordinaria: Si calcola sul 50% (5.000 €). L’agente versa 1.150 € di tasse anticipate e incassa 8.850 €.
- Ritenuta Ridotta: Si calcola sul 20% (2.000 €). L’agente versa solo 460 € e incassa 9.540 €.
Il risultato è un incremento immediato della liquidità mensile di 690 €, una cifra che su base annua permette alle agenzie di gestire meglio i costi operativi e gli stipendi del personale.
Requisiti e beneficiari: chi può accedere al 4,60%
L’agevolazione non è per tutti, ma si rivolge a chi gestisce l’attività con una struttura organizzata. Possono presentare la dichiarazione:
- Agenti individuali;
- Società di persone (SAS, SNC);
- Società di capitali (SRL, SPA) che operano nell’agenzia o rappresentanza.
Il requisito cardine è l’impiego continuativo di dipendenti o collaboratori terzi per la maggior parte del periodo d’imposta. Per chi utilizza esclusivamente collaboratori esterni, la normativa fissa un paletto preciso: la continuità è presunta se le spese per tali prestazioni hanno superato il 30% delle provvigioni percepite nell’anno precedente.
Esistono tuttavia delle esclusioni categoriche. Non possono accedere alla riduzione, tra gli altri, le agenzie di viaggio, i distributori di pellicole cinematografiche, gli istituti di credito, i mediatori marittimi e i commissionari di prodotti agricoli.
La scadenza del 31 dicembre: come inviare la dichiarazione
L’agevolazione non scatta in automatico. È un diritto che va esercitato tramite una dichiarazione sostitutiva in carta semplice. Questo documento deve attestare formalmente il rispetto dei requisiti dimensionali (presenza di collaboratori/dipendenti).
Le modalità di invio:
- PEC o Raccomandata A/R: Sono i soli mezzi che garantiscono la prova della ricezione.
- Tempistica: Per il 2026, il documento deve pervenire alla mandante entro il 31 dicembre 2025.
- Validità: La dichiarazione non ha scadenza annuale; resta valida finché non cambiano le condizioni o non viene revocata.
Nota dell’esperto: Se i requisiti maturano a metà anno, l’agente ha 15 giorni di tempo per comunicarlo e iniziare a fruire della ritenuta ridotta. Lo stesso vale in caso di perdita dei requisiti: la trasparenza è d’obbligo per evitare sanzioni.
Rischi e sanzioni: l’importanza dell’accuratezza
L’amministrazione finanziaria monitora con attenzione la veridicità di queste dichiarazioni. In caso di comunicazione incompleta, non veritiera o di mancata segnalazione della perdita dei requisiti, l’agente rischia una sanzione amministrativa che varia da 250 a 2.000 euro. È dunque fondamentale che il “sé narrativo” dell’azienda — ovvero come essa si presenta al fisco — sia supportato da dati contabili solidi e verificabili.
Conclusione: una storia di efficienza fiscale
In un mercato competitivo, la differenza tra il successo e la stagnazione risiede spesso nella gestione intelligente della pressione fiscale. La ritenuta ridotta non è un “regalo”, ma un riconoscimento per chi investe in risorse umane e crea occupazione. Trasformare un obbligo burocratico in una strategia di risparmio è il primo passo per una gestione aziendale evoluta.
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